A cura del Dott. Ivano Vischi
“Provare a dare una spiegazione su cos’è L’ Osteopatia equivale a cercare di capire cos’è l’ Universo.”
Questa mia personale affermazione potrà sembrare un eufemismo ma in realtà se andassimo a vedere bene il significato etimologico di Osteopatia, scopriremmo che essa deriva da due parole molto importanti: Ostéon ovvero Osso e quindi cellule (in questo caso si parla cellule del Tessuto Osseo) e Páthos ossia sofferenza.
Due termini che racchiudono la vita e la nostra esistenza e che si riferiscono a tutto il creato.
Partendo da questo presupposto, non mi rimane che provare a darvi un misero esempio “pratico”, non ritenendomi all’altezza, visto l’immenso valore di queste due parole.
Prendiamo un dolore comune che, purtroppo, conosciamo tutti molto bene: la Cervicalgia.
Senza entrare in merito alle varie cause che la possono scatenare, quello che è importante capire è che si tratta di un dolore che nel tempo determina adattamenti o compensi cosiddetti “a cascata”.
Cosa significa? Se inizialmente l’adattamento può essere funzionale a non farci sentire male o fastidio nel lungo termine, questi compensi possono portare a tensioni miofasciali o, passatemi il termine, “blocchi articolari”, causando una tensione eccessiva sui muscoli sub-occipitali (muscoli profondi che si mettono in rapporto con strutture nobili), portando presto a manifestare un altro sintomo, ovvero la cefalea muscolo tensiva.
L’Osteopatia, alla fine dei conti, è un trattamento che prevede un ragionamento clinico; è l’arte di fare sintesi sulla storia che ci presenta il paziente, avendo come supporto la conoscenza profonda dell’anatomia.
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